Il bonus PNRR prevede un contributo a fondo perduto pari al 40% per l’installazione di impianti fotovoltaici, destinato a chi partecipa a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o gruppi di autoconsumatori. La domanda può essere presentata fino al 30 novembre 2025, termine prorogato rispetto alla scadenza iniziale del 31 marzo 2025
Recentemente, un decreto firmato dal MASE nel maggio 2025 ha esteso la possibilità di accedere all’incentivo anche ai comuni con popolazione fino a 50.000 abitanti, rispetto al precedente limite di 5.000. Tuttavia, questa estensione non è ancora effettiva: occorre attendere la verifica e la registrazione da parte della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Se vivi in un comune tra 5.000 e 50.000 abitanti, potresti domandarti se sia meglio agire subito o aspettare l’ufficialità dell’estensione. Anche se non c’è ancora la certezza assoluta di rientrare nel bonus, il rischio di cambiamenti è basso dato che il decreto è già stato firmato. Iniziare subito la raccolta di preventivi e le procedure preliminari può essere vantaggioso, per evitare di presentare la domanda quando i fondi potrebbero essere già esauriti
Il contributo copre fino al 40% delle spese ammissibili, con un tetto di 1.500 €/kW per impianti domestici fino a 20 kW. Ad esempio, per un impianto da 6 kW, il contributo massimo ottenibile è di 3.600 euro, calcolato sul 40% di 9.000 euro di spesa riconosciuta, cifra generalmente sufficiente rispetto ai prezzi di mercato attuali
L’incentivo copre una vasta gamma di costi: impianto fotovoltaico completo, sistemi di accumulo, infrastrutture smart e accessorie, connessioni, opere elettriche o civili e anche spese tecniche. In sintesi, il bonus finanzia tutto ciò che serve per realizzare e attivare un impianto fotovoltaico in una CER
Per beneficiare dell’incentivo, è necessario completare la domanda entro il 30 novembre 2025 e realizzare l’impianto entro il 30 giugno 2026. L’entrata in esercizio può avvenire entro il 31 dicembre 2027. È inoltre possibile ottenere un anticipo fino al 30% dell’incentivo dopo l’approvazione della domanda, con il saldo del restante 70% a impianto ultimato
Rispetto alla detrazione fiscale del 50%, il bonus PNRR presenta una maggiore complessità burocratica e tempi più lunghi. Per chi desidera installare rapidamente, la detrazione può essere una soluzione alternativa.
Il tempo necessario per vedere un ritorno economico da un impianto fotovoltaico installato con il contributo a fondo perduto del 40% PNRR dipende da diversi fattori, tra cui il costo iniziale, la quota di autoconsumo, la zona geografica, la presenza di sistemi di accumulo e la partecipazione a una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)
Stima media del payback in Italia
Fattori che influenzano il ritorno economico
Esempio pratico
Conclusione
Con il contributo PNRR al 40%, il ritorno economico di un impianto fotovoltaico in Italia si attesta mediamente tra 4 e 6 anni, a seconda delle condizioni specifiche e dell’area geografica. Un’analisi personalizzata dei consumi e delle offerte delle CER può aiutare a ottimizzare ulteriormente i tempi di rientro